di Anna Fusina
Riportiamo la
bellissima testimonianza di Anna, mamma di sei figli, di cui l'ultima
con sindrome di Down.
Era
il 21 novembre 2012,
il giorno della Madonna della salute, festa a me cara. Ero molto
felice: nel mio grembo si stava formando una nuova vita, la nostra
famiglia sarebbe cresciuta!
Sono
andata a fare l’ecografia del terzo mese con il cuore in festa,
serena, tranquilla. Ma il viso della dottoressa che mi percorreva la
pancia con la sonda ecografica mi ha spaventata: lei
era tesa, preoccupata. Mi ha detto che qualcosa non andava, che
appariva un’immagine anomala che poteva associarsi a molte
patologie, anche gravi….
Ho
subito chiamato mio marito, che è corso veloce da me, e, con la sua
mano stretta alla mia, abbiamo ripetuto nuovamente l’ecografia
all’ospedale, dove hanno confermato l’evidenza di una gravidanza
con problemi.
Non
è facile tradurre a parole le emozioni che si provano in simili
circostanze…. gelo, paura, angoscia, totale smarrimento. Ma eravamo
assieme, mio marito e io.
Ci
siamo tenuti stretti le mani e uniti i cuori. E
siamo andati avanti.
Ci
siamo sottoposti alle indagini suggerite dai medici. L’attesa dei
risultati è stata particolarmente dolorosa, perché non sapevamo a
cosa andavamo incontro.
Ricordiamo
con tenerezza il momento in cui ci hanno comunicato la diagnosi.
La
dottoressa era molto dispiaciuta nel comunicarci che la nostra
bambina aveva la Sindrome di Down, ma ricordo che noi, usciti in
corridoio, ci siamo abbracciati stretti e ci siamo sentiti fortunati
che avesse ‘solo’ la sindrome di Down.
Ci
sono famiglie che affrontano
con
coraggio disabilità ben più gravi.
A
noi veniva chiesto di accogliere lei e ci siamo sentiti di dire “Sì”.
A
rafforzare questo “Sì”
sono stati i nostri figli…
E'
stato commovente il momento in cui li abbiamo radunati attorno al
tavolo e abbiamo spiegato che la loro sorellina sarebbe stata
diversa, che avrebbe imparato tante
cose,
ma più lentamente.
Hanno
fatto a gara nell’immaginare cosa ognuno di loro le avrebbe
insegnato! Che dono grande hanno i bambini!
Attraverso
i loro occhi si può guardare senza paura la realtà...
Con
il passare dei giorni, tuttavia, in me, mamma, hanno cominciato ad
alternarsi momenti di fiducia e momenti di sconforto, di
inadeguatezza, di paura. Sono giunta a pensare se sarei stata capace
di volerle bene, se avrei avuto il coraggio di passeggiare con lei
lungo i corridoi dell’ospedale, se mi sarebbe piaciuto il suo
visino diverso...
Mi
chiedevo cosa sarebbe stata in grado di fare, che vita avrebbe
avuto...
Pensieri
scomodi da vivere e da riportare.
Nostra
figlia è
nata un po' prima del previsto.
Nel
suo visino così piccolo, i segni della sua diversità a suscitare
una tenerezza infinita in noi e nel personale medico che ci ha
assistiti...
Ancora
una volta a darci la carica sono stati i nostri figli. Sono arrivati
in camera correndo, se la sono contesa, ripetevano: “Mamma,
è bellissima”, “Mamma,
com'è bella!". L'hanno
portata a turno in giro per i corridoi, tutti fieri. Le persone che
ci vogliono bene, i nostri amici, la nostra comunità, hanno accolto
la nostra bimba con tanto affetto. Diciamo
sempre che la sua nascita ha innescato una spirale d'amore, perché
ci ha fatto sentire tanto amati. Ora la nostra piccola sta crescendo,
sta imparando a fare tante piccole cose, lentamente, con i suoi
tempi. Quando
la vediamo fare qualcosa di nuovo, è una festa! Con lei ogni piccolo
traguardo sembra avere più valore, perché frutto di più fatica...
Una
sera di qualche mese fa,
osservavo la nebbia che ricopriva la pianura, mentre in collina
splendeva la luna e il cielo era punteggiato di stelle. Ho pensato
che in situazioni difficili della vita ci sentiamo smarriti, come se
brancolassimo nella nebbia, e non pensiamo che solo qualche metro più
su ci sono le stelle e la luna e il sereno... Basta
fidarsi, basta guardare un po' in su e avere fede.
Fonte:
vitanascente.blogspot.it
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