martedì 17 giugno 2014

Inchiesta governativa nel Regno Unito: la metà dei feti con trisomia 21 abortiti non figurano nei registri


 



(traduzione a cura di Anna Fusina)


Un'inchiesta governativa condotta nel Regno Unito, risalente al maggio 2014, rivela che i medici hanno infranto la legge non dichiarando o falsificando la motivazione degli aborti di feti con trisomia 21. Metà dei feti abortiti portatori di trisomia 21 sono così assenti dai registri.

Il Dipartimento della Salute ha pubblicato sul suo sito internet i risultati della sua indagine. I fatti hanno potuto essere riscontrati confrontando la banca dati del Dipartimento della Salute con quelli del National Down’s Syndrome Cytogenic Register (NDSCR).

Molte IVG (interruzioni volontarie di gravidanza) sono elencate in modo non corretto come IVG "sociali", le quali rappresentano la più importante categoria. Altre non sono dichiarate. Ma secondo l'Abortion Act, il medico che esegue un'IVG deve compilare un formulario ed inviarlo alla Direzione medica entro 14 giorni. Secondo un portavoce del Dipartimento della Salute "i
medici hanno il dovere legale di segnalare tutti gli aborti al Direttore Medico, compresi quelli motivati da un'anomalia del feto."

Apprendiamo da questo documento pubblico che nel 2011, mentre 410 aborti sono stati registrati per ragioni di trisomia 21 del feto - diventando così delle interruzioni mediche di gravidanza -, ne hanno invece avuto luogo effettivamente 937. Nel 2012 ne sono stati registrati 496 contro effettivi 994.

L'Abortion Act autorizza l'aborto fino al termine della gravidanza per i feti che presentano anomalie. Le interruzioni mediche di gravidanza sono molto controverse, in particolare nel contesto della trisomia 21, "tenuto conto che i progressi della medicina consentono ad una persona con trisomia 21 di avere un'aspettativa di vita di 50-60 anni."

Il Dipartimento della Salute ha annunciato che lavorerà con il Royal College degli Ostetrici e Ginecologi per consolidare l'attuale sistema.

(articolo originale in www.genethique.org tradotto da Anna Fusina per gentile concessione di genethique.org)




Nessun commento:

Posta un commento