venerdì 4 aprile 2014

Il Centro 21 nella nuova casa di via Limentani. Domenica inaugurazione

Sarà inaugurato domenica pomeriggio alle 16,30 con la benedizione del vescovo Lambiasi, il centro 'Daniela Conti' a casa Limentani 15 a Riccione. Accoglierà progetti e laboratori per l'educazione all'autonomia ed in preparazione al futuro lavorativo di persone con sindrome di down. 

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RICCIONE | 04 aprile 2014 
 
Mancano ancora i mobili, ma sarà tutto pronto per domenica. La casa di via Limentani che sarà gestita dall'associazione 'centro21' è un sogno che diventa realtà e che risponde alla domanda che tutti i genitori di persone con sindrome di down si fanno: che cosa sarà dei nostri figli dopo di noi? Il centro, intitolato alla memoria di Daniela Conti, morta di leucemia nel 2007, a 18 anni, ha l'obiettivo di educare i ragazzi e gli adulti all'autonomia e ad un futuro lavorativo. Attualmente sono 16 le persone, da 2 a 42 anni, seguite direttamente dall'associazione.
La ristrutturazione della vecchia casa di proprietà del Comune è costata 564.000 mila euro, coperti per 177.074 euro dalla Regione, dal Comune per 150 mila euro. Il resto a carico delle famiglie del Centro 21 e donazioni di privati: 237.736 euro.
La struttura, di 230 metriquadrati, ha un salone laboratorio al piano terra e di sopra, cinque camere con 8-10 posti letto, un grande terrazzo e tanto spazio fuori.

'Arriva finalmente a compimento quello che all’inizio di questo mandato sembrava solo un sogno – è il commento del Sindaco Massimo Pironi. Ci siamo riusciti anche grazie ad una legge regionale molto avanzata. Ma le leggi non bastano, ci vogliono le persone giuste. In questo caso le famiglie del Centro 21, che si facessero carico di una sfida. Le istituzioni fanno un passo indietro e lasciano spazio a chi ha le competenze e la spinta per gestire. Di fatto questa casa sarà non solo dei ragazzi e delle famiglie di Riccione ma anche di quelle dei comuni vicini, dell’intero comprensorio Sud'.

'Confesso che ero molto spaventata all’inizio – ammette Maria Cristina Codicè, presidente dell’Associazione Amici del centro 21 – all’idea di farci carico, come famiglie, di una quota importante dei costi di costruzione della casa. Poi, quando abbiamo cominciato a vedere la risposta della città e delle singole persone, abbiamo capito che non eravamo soli, che avevamo una collettività e un’Amministrazione alle spalle. Il centro non sarà una cattedrale nel deserto, ma un luogo vivo, dove i ragazzi svolgeranno attività e trascorreranno esperienze di autonomia residenziale. I ragazzi che oggi già fanno questo percorso (in un appartamento in affitto) sono 5, ma passo dopo passo questo potrà essere allargato anche ad altri. L’altro obiettivo che il Centro21 persegue è quello del lavoro, il passaggio dalla borsa-lavoro dell’Ausl all’impiego vero e proprio tramite assunzione.
Dopo la ristrutturazione, la casa di via Limentani, di proprietà comunale, è ora composta da un grande salone vetrato al pianoterra, con funzione di laboratorio per le attività di lavoro, una sala da pranzo e una cucina, cinque camere con servizi al primo piano, per un totale di 8-9 posti letto, una grande terrazzo, in tutto 230 metri quadrati.


Durante tutto il pomeriggio di domenica sarà possibile visitare il Centro e la mostra:

17,15 Jerome Lejeune e la trisomia 21. Conversazione con Pierluigi Strippoli, professore di Biologia applicata dell’Università di Bologna.

Ore 18 spettacolo “Gustosa”, un varietà tutto da gustare. Creatività, allegria e impegno dei ragazzi del Centro 21.

Mostra “Che cos’è l’uomo e perché te ne ricordi?” Genetica e natura umana nello sguardo di Jerome Lejeune.

Fonte: newsrimini.it
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