sabato 16 novembre 2013

I soldi degli europei non dovrebbero finanziare l'aborto

Alla riunione dei delegati di "Uno di Noi", l'eurodeputato polacco Konrad Szymanski indica la difesa della vita come via per l'integrazione europea




Cracovia, 15 Novembre 2013 (Zenit.orgAntonio Gaspari 

“Non utilizzate i fondi europei per sostenere gruppi o associazioni che promuovono e sostengono l’aborto in Europa e nel mondo”. Lo ha ribadito oggi l’eurodeputato polacco Konrad Szymanski, nel corso dell’incontro che vede riuniti a Cracovia i delegati dei movimenti per la vita e per la famiglia europei che hanno contribuito al successo dell’iniziativa Uno di Noi.
Szymanski ha esordito affermando che l’iniziativa “Uno di Noi” rivela che il cristianesimo è vitale ed è una delle parti più attive della vita sociale europea. “Anche se non accadesse più nulla - ha precisato - l’adesione popolare all’iniziativa Uno di Noi rappresenta un grande successo, soprattutto in direzione del processo di integrazione europeo”.
Secondo l’eurodeputato polacco, per alcuni gruppi più ideologizzati il successo dell’iniziativa creerà dei problemi, soprattutto nel punto in cui si chiede che non vengano più utilizzate le risorse dei cittadini europei per finanziare gruppi e associazioni che promuovono e sostengono l’aborto in Europa e nel mondo.
“In un momento di crisi come quello attuale, fa impressione vedere che mentre si chiedono sacrifici ai cittadini europei, poi si utilizzano quei fondi per non far nascere bambini e bambine” ha sottolineato Szymanski. “Uno di Noi – ha proseguito - non vuole influenzare i regolamenti dei paesi membri nei riguardi della vita umana ma tale iniziativa può rafforzare e garantire la difesa di diritti fondamentali come è quello della vita”.
“Bisognerà controllare bene le spese dell’Unione europea" ha aggiunto l’eurodeputato, perché "si vogliono utilizzare ingenti fondi anche per esperimenti sui bambini concepiti”. L’onorevole ha spiegato ancora che “questi esperimenti violano la dignità dei nascituri, e, in ogni caso bisognerebbe rifarsi al principio di precauzione così tanto invocato per tutte le ricerche scientifiche relative all’ambiente”.
L’ultimo punto toccato dall’eurodeputato riguarda il processo di integrazione. "Dobbiamo fare attenzione alla credibilità del processo di integrazione" ha affermato, perchè "in diverse parti d’Europa ci sono gruppi che non sono ancora convinti”. A tal proposito, il Parlamento Europeo "dovrebbe guardare con attenzione e interesse all’iniziativa Uno di Noi, perchè ha favorito l’unificazione di gruppi diversi per una Europa della vita”.  “E se il Parlamento pensa di rifiutare tale iniziativa – ha concluso Szymanski - dovrebbe essere cosciente che sta rifiutando le firme e la rappresentanza di almeno due milioni di europei”.

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