venerdì 11 ottobre 2013

I Francesi plebiscitano il Professor Jérôme Lejeune per il Pantheon



Comunicato Stampa pubblicato l’11/10/2013 



Consultazione sul Pantheon: il Prof. Jérôme Lejeune è stato plebiscitato ed è arrivato 10° su ​​più di 2000 persone proposte. La Fondazione Jérôme Lejeune esulta di questo risultato che mette in evidenza l’attualità delle sue battaglie: ricercare, curare e difendere le persone con malattie genetiche della mente.

Su richiesta del Presidente della Repubblica, il Centro dei musei  nazionali  ha lanciato una  consultazione su internet per permettere ai  francesi  di proporre delle persone che vorrebbero vedere entrare nel Pantheon. A questa  consultazione nazionale hanno partecipato oltre 30.000 persone.  Jérôme Lejeune si  trova plebiscitato  in  decima  posizione su  2000 proposte raccolte!  La Fondazione Jérôme Lejeune esulta di  questo risultato, che sottolinea la modernità e l’attualità di questo grande uomo.

 Jérôme Lejeune decide molto  presto di concentrarsi sulla situazione di sconforto dei bambini con disabilità intellettiva e delle loro famiglie. Ha dedicato loro la sua vita. Nel  1958 scopre la causa genetica del mongolismo che egli rinomina trisomia al fine di cambiare lo sguardo e l’ostracismo  che ne colpisce i pazienti.  La sua scoperta apre la strada alla genetica moderna. Le sue ricerche permettono la scoperta di altre malattie cromosomiche, tra cui la "sindrome del  Cri du Chat”.  Il suo consulto presso l’Ospedale  Necker  diventa  uno dei più riconosciuti al mondo, con più di 9000 pazienti  trattati. La sua fama internazionale è immensa: egli riceve  il premio Kennedy da John F. Kennedy, il Premio William Allan (la più alta distinzione nel campo della genetica), ma anche il premio Léopold Griffuel per il suo lavoro sul cancro.

Jérôme Lejeune  vuole soprattutto arrivare a guarire i malati. Egli dedica tutte le sue energie alla ricerca scientifica e con sua  grande disperazione egli constata le derive della sua scoperta: sopprimere il malato che non si arriva a guarire, invece che cercare di curarlo.  Jérôme lotta  contro i progetti che portano alla eliminazione, e cerca di difendere la vita umana attraverso numerose conferenze in tutto il mondo.

Esperto all’ONU sugli effetti delle radiazioni nucleari, è il primo rappresentante ufficiale del   Vaticano presso   l'URSS,  incontra Breznev allo scopo di lottare contro la proliferazione nucleare ed i pericoli derivanti dall'uso della bomba nucleare. Nel  1981 viene eletto all'Accademia delle Scienze morali e politiche (Francia) . Nel 1994 diventa il primo Presidente della Pontificia  Accademia per la Vita , fondata da Papa Giovanni Paolo II.  Muore a  Pasqua del  1994 in conseguenza di  un cancro.

La Fondazione Jérôme Lejeune sviluppa e continua il suo lavoro sulle malattie genetiche dell'intelligenza: cercare il finanziamento di centinaia di ricercatori in tutto il mondo, curare attraverso la consultazione medica  e la ricerca della  cura e difendere la vita umana lungo tutto il suo corso attraverso campagne di informazione e di sensibilizzazione.

Giovedì  17 Ottobre  la quarta edizione del  Premio Internationale  Sisley - Jérôme Lejeune (http://www.fondationlejeune.org/blog/10-evenement/413/prix-sisley-jerome-lejeune-2013)  ricompenserà due ricercatori internazionali e tre giovani ricercatori francesi che lavorano sulla trisomia 21 proseguendo  il lavoro del professor Lejeune.


(articolo originale in http://www.fondationlejeune.org)
Traduzione a cura di Anna Fusina pubblicata in  vitanascente.blogspot.it




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