giovedì 14 marzo 2013

Rimanere incinta? E’ facile se si ha consapevolezza della propria fertilità

In situazioni di fertilità normale, riuscire a concepire  un bambino è abbastanza semplice se e solo se noi donne impariamo a conoscere bene il nostro corpo. In genere bastano 4-5 mesi si rapporti mirati. In ogni caso in un anno di tentativi la maggior parte delle coppie riesce a concepire un bambino. Passati invece i 12 mesi è opportuno rivolgersi a uno specialista per effettuare analisi più approfondite.
La probabilità di concepire un bambino aumenta decisamente se si adottano alcuni accorgimenti.
Riuscite a d utilizzare bene la vostra macchina fotografica, il vostro robot da cucina, e scoprirne tutte le potenzialità se non leggete le istruzioni? No.
A maggior ragione come possiamo capir il momento migliore per avere rapporti se non riusciamo a interpretare bene i segnali che ci invia il nostro corpo?
Gran parte delle donne che cercano un figlio si affidano al calcolatore per il calcolo del periodo fertile.
Ebbene questo può essere un punto di partenza in caso di cicli regolari ma non deve essere l’unico modo per misurare la propria fertilità e individuare l’ovulazione.
Il nostro corpo è una macchina meravigliosa ed estremamente complicata. Tanti fattori, interni ed esterni  possono modificare la fertilità. Il ciclo mestruale è governato da un sistema ormonale altamente articolato e basta che qualcosina  non sia allineato perfettamente al resto, che tutto il meccanismo viene scombussolato. L’alimentazione, lo stile di vita, e in alcuni casi anche forme particolari di stress possono modificare la fertilità. Di conseguenza il nostro caso specifico esce dalle statistiche  su cui si basano gli stessi calcolatori e l’individuazione dei giorni fertili  diventa errata.
Pertanto noi donne abbiamo bisogno di capire, osservare,  tracciare e interpretare i vari eventi e cambiamenti che avvengono tra una mestruazione e ‘altra : prima di tutto per noi stesse ma poi anche per riferire al  medico, o allo specialista di turno tutti gli elementi che servono per capire il nostro  stato di fertilità.
La consapevolezza della propria fertilità è un utilissimo metodo favorevole al concepimento ma al contempo anche un buon metodo anticoncezionale.
Se temete di non essere fertile ci sono alcuni step da seguire per capire se effettivamente c’è qualche problemino oppure se è solamente questione di tempo e di “rodaggio”.
Innanzitutto la prima cosa da fare quando desiderate un bambino e volete capire quando siete fertili è:
  • Monitorare il proprio muco cervicale per imparare a capire quando si presenta quello fertile che ha una consistenza filante ed elastica. Potrebbe comparire per 2-3 giorni oppure per un giorno solamente. Avere rapporti in questi giorni specifici è fondamentale per poter concepire.
  • Monitorare la  temperatura corporea basale
  • Individuare la propria fase luteale e cioè  il numero di giorni che passano tra l’ ovulazione e il ciclo successivo:  la fase luteale è caratteristica di ogni donna. Una volta individuata rimane quella e in questo modo una volta ovulato sappiamo quanto giorni attendere per vedere o meno arrivare il ciclo . Se non arriva e conosciamo bene la durata della fase luteale, allora potrebbe essersi instaurata la gravidanza. Se la fase luteale dovesse essere inferiore agli 11 giorni ciò va riferito al medico che provvederà a prescrivere una terapia.Una fase luteale tropo corta non potrebbe supportare una gravidanza.
Esistono delle scorciatoie rappresentate dagli stick per l’ovulazione. Attenzione però che un test ovulatorio positivo non significa che l’ovulazione avverrà al 100%. La conferma  ve la da il rialzo termico valutato dl monitoraggio della temperatura basale. L’abbinata migliore per individuare i giorni più fertili sarebbe pertanto applicare il metodo sintotermico (che  si basa sulla combinazione dei vari segni di fertilità: il muco cervicale, la temperatura basale e le modificazioni della cervice uterina).
Se si utilizza un metodo anticoncezionale ormonale (la pillola) , quando si smette di assumerla , il nostro copro deve ristabilire i suoi equilibri ormonali prima di ritornare nuovamente fertile. Quindi attendete il primo ciclo spontaneo e poi iniziate a valutare il muco fertile per individuare nel modo migliore l’ovulazione e avere rapporti mirati. Se però il ciclo non dovesse ritornare regolare parlatene con il vostro medico.
La fertilità è un fatto individuale non statistico e  può variare da ciclo a ciclo. Dieta, stress, viaggi e i traumi, possono causare cicli anovulatori o non fertili.
Pertanto rimanere incinta va a pari passo con la conoscenza del proprio corpo. Più lo conosci più facilmente si riesce a concepire.
sarebbe cosa buona e giusta che tutto ciò venisse insegnato alle giovani donne. Se le mamme non sono in grado di parlarne alle proprie figlie ,almeno le strutture pubbliche dovrebbero attivarsi in tal senso.
Una corretta educazione sessuale non significa solo dire ai ragazzi di usare il preservativo in caso di rapporti occasionali.
Avere rapporti liberi e con partner diversi nel corso della vita espone al rischio di infezioni anche gravi (e che possono compromettere la fertilità futura) oltre che al rischio di gravidanze indesiderate.
Purtroppo al giorno d’oggi si inizia ad essere sessualmente attivi molto prima della consapevolezza di sè oltre che del proprio corpo. Sarebbe opportuno che nelle scuole superiori venissero affrontati in modo approfondito e competente questi temi.Le ragazze dovrebbero essere istruite in modo preciso sulla loro fertilità e anche su tutti quei fattori che possono comprometterla o metterla a rischio.
Avere una maggiore consapevolezza del proprio corpo, dei propri diritti di donna e di essere umano, forse aiuterebbe sia  farsi rispettare, sia ad  essere più consapevoli delle proprie scelte.

Fonte: www.periodofertile.it

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