martedì 12 febbraio 2013

Anormale sviluppo del cervello nel bambino di donne sovrappeso

Il feto di una mamma in gravidanza che sia obesa si è scoperto sviluppare in modo anormale il cervello. Un’altra prova a sostegno dell’impatto dell’obesità in gravidanza sulla salute di mamma e bambino
Il sovrappeso e l’obesità sono già di per sé un problema per chi ne è oggetto.
Se poi questa si presenta in gravidanza, si può avere una somma di effetti negativi sia sulla madre che sul nascituro.

In particolare, un nuovo studio che sarà presentato il 15 febbraio 2013 a San Francisco, in occasione del Society for Maternal-Fetal Medicine’s annual meeting, The Pregnancy Meeting ™, e che è stato condotto dai ricercatori del Mother Infant Research Institute (MIRI) presso il Tufts Medical Center di Boston, ha messo in evidenza come a soffrirne in modo drastico sia il cervello del feto che, quando vi sia un problema di peso da parte della madre, tende a svilupparsi in modo anormale.

Per arrivare alla loro scoperta, i ricercatori coordinati dalla dottoressa Diana Bianchi, hanno reclutato 16 donne in gravidanza – di cui otto erano magre e altrettante otto erano obese.
Lo scopo era quello di valutare l’espressione genica del feto in base all’impatto esercitato dall’obesità o meno.
Ciò che hanno potuto osservare gli studiosi è che vi erano differenze nell’espressione genica già a partire dal secondo trimestre di gravidanza, nel feto delle donne obese – rispetto alle donne normopeso.
Nello specifico, queste differenze si sono rilevate nei modelli di espressione genica relativi allo sviluppo cerebrale.

Durante lo studio è apparso chiaro come a essere interessato in negativo fosse il normale processo di apoptosi (morte cellulare programmata) che è una fase importante dello sviluppo neurologico. Nelle donne obese, questo processo era rallentato, e vi era un’apoptosi ridotta.
Una ridotta apoptosi non permette di creare lo spazio necessario affinché vi sia la nuova crescita neuronale.

«Le donne non saranno sorprese di sapere che essere obese durante la gravidanza può portare a obesità nel bambino [come suggerito da un altro studio] – ha commentato nel comunicato Society for Maternal-Fetal Medicine la dottoressa Andrea Edlow, autore principale dello studio – Ma quello che potrebbe sorprenderle è il potenziale effetto che ha sullo sviluppo del cervello del bambino non ancora nato».
Questa scoperta avrà senz’altro delle forti implicazioni su quanto si sa circa gli effetti negativi dell’obesità in gravidanza, anche tenendo conto che questa piaga è in rapida espansione in tutto in mondo occidentale.
Lo studio potrebbe anche far luce sul crescente numero di casi di alterato sviluppo delle facoltà  cerebrali, l’autismo e un’alterata regolazione dell’appetito da parte dell’ipotalamo – che predispone il bambino all’obesità.
[lm&sdp]

Fonte: la stampa.it

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