sabato 19 gennaio 2013

L’occhio impara a vedere già nel feto

Cruciale l’esposizione alla luce durante la gravidanza
Un gruppo di ricercatori americani del Cincinnati Children’s Hospital Medical Center e dell’università della California a San Francisco hanno scoperto che già nello sviluppo del feto gli occhi imparano a vedere e per un sano sviluppo dell’occhio sarebbe cruciale l’esposizione alla luce durante la gravidanza.

La ricerca, pubblicata su Nature, aiuta a comprendere meglio alcune malattie dell’occhio e in particolare una malattia chiamata retinopatia del prematuro che rende cechi i bambini nati prematuri.

La scoperta «cambia in modo fondamentale la nostra comprensione di come si sviluppa la retina» osserva uno degli autori, Richard Lang, dell’Hospital Medical Center. «Abbiamo identificato - prosegue - un meccanismo di risposta alla luce che controlla il numero dei neuroni che controllano la retina. Questo meccanismo incide sullo sviluppo della vascolarizzazione, ossia dei vasi sanguigni che irrorano l’occhio, ed è importante perché molti disturbi dell’occhio dipendono dalla vascolarizzazione».

Per osservare gli effetti della luce sullo sviluppo vascolare dell’occhio nel feto, i ricercatori hanno condotto esperimenti su topi. Gli animali sono stati divisi in due gruppi e seguiti da inizio a fine gestazione: alcuni sono stati allevati al buio, altri in un normale ciclo giorno-notte.

È stato scoperto che le particelle della luce, ossia i fotoni, attivano una proteina chiamata melanopsina direttamente nel feto, non nella madre, per avviare il normale sviluppo dei vasi sanguigni degli occhi e dei neuroni della retina.
Inoltre, è stato scoperto che per uno sviluppo sano dell’occhio è importante che un numero sufficiente di fotoni entri nel corpo della madre negli ultimi mesi di gestazione, che corrispondono a circa 16 giorni di gestazione nella gravidanza del topo.

«Diverse fasi di sviluppo dell’occhio del topo si verificano dopo la nascita» osserva un altro degli autori, David Copenhagen. «A causa di questo, abbiamo sempre ipotizzato che se la luce gioca un ruolo nello sviluppo dell’occhio, questo dovrebbe avvenire solo dopo la nascita».

fonte: lastampa.it

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